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Eindhoven, cosa vedere nella città della Philips

Eindhoven è una città che in molti finiscono per scoprire quasi per caso ma non è una coincidenza che molti restino piacevolmente sorpresi. L’afflusso di turisti è notevolmente aumentato da quando Ryanair ha stretto un accordo con l’aeroporto cittadino. Migliaia di turisti approdano in città con la sola intenzione di fare scalo per raggiungere Amsterdam. In realtà, il più grande centro abitato del Brabante Settentrionale val bene una visita, anche se breve. Le attrazioni cittadine sono molto concentrate ed un solo giorno basta per vedere i principali punti di interesse. Di seguito, un breve itinerario su cosa vedere ad Eindhoven.

Le nostre esperienze:

Piazza Markt

La piazza del mercato è un passaggio obbligato quando si visita Eindhoven. Ogni sabato vi si svolge un grande mercato alimentare e dell’usato con venditori e clienti che arrivano da tutto il Brabante. La piazza ospita anche un bel casinò, per chi ama sfidare la fortuna. In generale, si tratta di un posto che pullula di vita, specie per i cittadini che fanno shopping o i professionisti che si accomodano a rifocillarsi in pausa pranzo.

Chiesa di Santa Caterina

La Sint-Catharinakerk è una cattedrale in stile gotico. La sua costruzione risale alla metà del XIX° secolo. Vanta due torri altissime (75 metri l’una) che svettano sulla facciata. Queste sono intitolate rispettivamente alle figure di Maria e Davide. La caratteristica più suggestiva è il carillon donato dalla Philips, che si sente suonare più volte durante il giorno. Ricorrente, tornando alla struttura, è il tema della ruota. Si vede in tutte le vetrate della chiesa e ricorda il martirio di Santa Caterina d’Alessandria, che perì dopo essere stata a lungo torturata su una ruota.

Il museo di van Abbe

Uno dei poli di arte moderna e contemporanea più importanti d’Europa. Fu il grande imprenditore di tabacco a finanziare inizialmente il progetto, che dal 1936 (anno della sua fondazione) è diventato un vero e proprio riferimento per gli appassionati del genere. La collezione esposta al suo interno include mille sculture, oltre 700 dipinti e un migliaio di opere su carta. Di recente, il museo ha acquisito alcune opere di Picasso, Braque, Kandinskij e Mondrian. 

Il museo Philips di Eindhoven Olanda

Eindhoven è nota anche “la città della luce”. Il rapporto che unisce la Philips alla città è molto stretto, tant’è che si dice sia nata prima la fabbrica ed in seguito il centro abitato. Per celebrare questo binomio è stato eretto un museo che raccontasse la storia dell’azienda fondata alla fine dell’Ottocento. Inizialmente, la Philips produceva lampade ad incandescenza, che divennero così popolari sul mercato da rendere il brand una vera e propria potenza mondiale.

Il museo DAF

Altro museo dedicato ad un’altra azienda storica della città di Eindhoven. Se la Philips è fra i leader mondiale nella produzione di elettrodomestici, la DAF, invece, è fra le compagnie di riferimento per la produzione di camion, trattori e veicoli pesanti. Sono proprio queste le due realtà che hanno contribuito allo sviluppo economico-della città. All’interno della struttura si trovano prototipi e vecchi modelli non più in produzione. Ognuno di questi modelli viene immerso nel proprio “habitat naturale” ed è contornato da una serie di scenografie che rendono ancora più piacevole l’esperienza.

I birilli volanti 

Il vero e proprio simbolo della città. Sono frutto dell’ingegno degli artisti Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen. L’opera è stata realizzata con l’ausilio del museo van Abbe per celebrare degnamente l’arrivo del terzo millennio. I birilli sono lunghi fino ad 8 metri e sono larghi quasi 3. Sono stati immortalati nel momento in cui la palla li fa volare via dopo l’impatto. L’installazione si trova alla fine della John Kennedylan, la strada che funge da pista da bowling immaginaria per i flying pins.

L’Evoluon

Il disco volante di Eindhoven. È esattamente quello che ricorda l’Evoluon, un’astronave aliena. Era il 1966 quando Frits Philips decideva di celebrare i 75 anni dalla fondazione dell’azienda regalando alla città un museo ed un centro scientifico. In realtà, il museo non ha mai avuto vita facile e a fine anni ’80 ha chiuso i battenti. Attualmente, l’Evoluon funziona da centro congressi; al suo interno si tengono fiere, eventi, congressi e feste. Alcune zone sono anche visitabili indipendentemente dalla partecipazione agli eventi.

The Blob

Sito nella piazza 18 Septemberplein, il Blob è uno degli edifici più caratteristici di tutta Eindhoven. La sua struttura, al pari di quella dell’Evoluon, è d’ispirazione futuristica. Composta principalmente di vetro ed acciaio, è stata progettata da un architetto italiano, Massimiliano Fuksas. 

Lo Strijp-S

Ex fabbrica della Philips, rappresenta oggi uno dei punti di maggiore interesse di tutta Eindhoven. L’impianto è stato trasformato in una sorta di laboratorio eterogeneo per artisti, designer e musicisti. I curiosi possono così visitare un luogo che sprizza cultura da tutti i pori.

La rivoluzione per Eindhoven: l’aeroporto 

Secondo per traffico soltanto a quello di Amsterdam, l’aeroporto di Eindhoven (EIN) è stato un elemento fondamentale per aprire le porte di questa città all’Europa. Sono ben 75 le destinazioni raggiungibili dall’Eindhoven Airport. Per quanto riguarda l’Italia, lo scalo è direttamente collegata con Bologna, Brindisi, Catania, Milano, Napoli, Pisa, Roma e Venezia. Insomma, la città del Brabante è facilmente raggiungibile per i turisti della penisola.

Come arrivare all’aeroporto dalla Stazione Centrale di Eindhoven

Le soluzioni migliori sono l’automobile ed il taxi. Questi permettono di coprire la distanza che separa la Centrale di Eindhoven dall’aeroporto in poco meno di un quarto d’ora, quando il traffico (come accade spesso in Olanda) è molto scorrevole. In alternativa, si possono utilizzare i mezzi pubblici: nei pressi della stazione ferroviaria (che sorge all’ingresso del centro cittadino) c’è lo scalo degli autobus da dove, ogni trenta minuti, parte una corsa diretta all’aeroporto. Le due linee che coprono il tragitto, in poco più di venti minuti, sono la 401 e la 10.

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